Valvole termostatiche
Dalla fine del 2016 in Italia è previsto l’obbligo di installare le valvole termostatiche in tutte le case con riscaldamento centralizzato, per contenere la spesa energetica delle nostre case. L’obbligo è introdotto dalla direttiva europea 2012/27/Ue. La mancata installazione entro i termini previsti prevede delle sanzioni comprese tra 500 e 2.500 euro, a seconda delle disposizioni previste dalle varie Regioni.
Ma come funziona un dispositivo per la contabilizzazione individuale del calore e la termoregolazione? Vediamo nel dettaglio cos’è che serve sapere su questi dispositivi per la termoregolazione:
• Sono un meccanismo autonomo. Se le teste della valvola termostatica sono installate bene sulla relativa valvola, e la valvola è ben connessa al radiatore, le valvole termostatiche iniziano a lavorare semplicemente con l’accensione dell’impianto di riscaldamento.Non necessitano di alcuna fonte di alimentazione esterna.
• Le valvole termostatiche devono essere installate su tutti i radiatori presenti nell’abitazione. L’impianto di riscaldamento è un circuito chiuso, pertanto ogni componente influisce sul comportamento dell’altro. Un singolo radiatore senza valvola termostatica lavorerebbe in modo errato e non conforme rispetto agli altri con valvole termostatiche installate, avendo quindi ripercussioni negative sull’intero impianto condominiale.
• I numeri da 0 a 5 sulle valvole termostatiche. Per utilizzare al meglio le valvole termostatiche, i professionisti consigliano di regolare ogni singola valvola a proprio piacimento attraverso una scala graduata attorno alla manopola con numeri che solite mante vanno da 0 a 5. I numeri non corrispondono con precisione a una temperatura, ma di solito si prende in considerazione che il 3 corrisponde a circa 20 gradi. L’indicazione però varia anche in base alla posizione del radiatore e della valvola, quindi gli idraulici suggeriscono di usare un normale termometro per trovare la giusta equivalenza tra il numero sulla valvola e la temperatura della stanza.
• Non superate mai i 20°C (limite previsto dalla legge) per due motivi: non trovare una bolletta carissima, evitare sbalzi di temperatura eccessivi tra interno ed esterno.
• Abbassare la temperatura durante le ore in cui la casa è disabitata o in cui non è necessario è un consiglio quasi scontato ma è sempre bene riportarlo quando si parla di riscaldamento… non dite che non vi siete mai dimenticati di spegnerlo di notte…
• Quale temperatura devo tenere nelle stanze?In cucina (solitamente l’ambiente con più apporti di calore gratuiti) e in soggiorno: max. 20°C.In lavanderia e nei locali di passaggio 16-18 °C.Nei bagni invece si può impostare una temperatura più piacevole, quindi più calda.
• Alla fine della stagione invernale, è consigliabile posizionare le teste termostatiche in corrispondenza del valore di massima apertura per evitare eventuali depositi di sedimenti nella sede della valvola, che ne potrebbero compromettere il corretto funzionamento futuro.All’accensione dell’impianto di riscaldamento, andranno invece reimpostati i valori di temperatura ideali desiderati per ogni ambiente.
Infine…
• Effettuare la manutenzione ordinaria dell’impianto di riscaldamento. Un impianto correttamente regolato funziona in modo efficiente, risulta meno inquinante e riduce gli sprechi energetici, consentendo quindi anche un risparmio in termini economici.
• Di notte, ove presenti, chiudere i balconi e abbassare le tapparelle per migliorare l’isolamento dell’edificio e evitare dispersioni termiche.
• Anche d’inverno è opportuno arieggiare i locali, ma con i giusti tempi, evitando di tenere le finestre aperte per periodi troppo lunghi per evitare di raffreddare troppo le stanze.
• Non utilizzare copriradiatori ed evitare di coprire i radiatori con tendaggi, mobili o altri ingombri.